
Descrizione:
Radici e volti è un dittico su doppia pagina di sketchbook in cui il volto umano si innesta in una trama di radici. Nella metà superiore, velature ciano-magenta trasformano la pelle in un organismo elettrico; nella metà inferiore, la grafite restituisce una presenza più terrena e meditativa. La piega del taccuino agisce come una “cicatrice” che separa e cuce due stati della coscienza. L’occhio, messo a fuoco con precisione, diventa centro pulsante da cui la ramificazione si espande. L’opera indaga identità, memoria e appartenenza, mantenendo un equilibrio tra rigore del disegno e libertà del non-finito che lascia respirare la carta e invita lo sguardo a completare la forma.
Cenno critico
Con Radici e volti Luca Sanna prosegue un surrealismo organico in cui figura e paesaggio si compenetrano. La scelta bicromatica (ciano-magenta) contro la neutralità della grafite costruisce una dialettica efficace tra metamorfosi e memoria. Il ritmo credibile delle ramificazioni, l’edge control sull’occhio e le sovrapposizioni tra rami e profilo danno tenuta plastica e profondità psicologica. Ne risulta un ritratto rizomatico: non un volto “ornato” dalla natura, ma un’identità attraversata da ciò che la nutre, la forma e talvolta la trattiene.
Tecnica: Matita su carta
Anno di esecuzione: 2025